La tammurriata, il “ballo 'ngopp 'o tamburo”, è una danza popolare campana appartenente alla famiglia della tarantella meridionale.
È un ballo di coppia (coppia che può essere formata da un uomo e una donna, da due uomini o da due donne) in cui assumono particolare importanza i movimenti delle braccia. Il ritmo è binario ed è scandito dalla tammorra, un particolare tamburo a cornice con sonagli di latta. Al tamburo si aggiungono anche le castagnette (simili alle nacchere).
Possono essere utilizzati anche altri strumenti: la voce umana, la tromba degli zingari, il putipù, il triccheballacche, lo scetavaiasse, il flauto dolce e il doppio flauto a becco.

La storia e le origini della Tammurriata

Le origini di questo ballo sono antichissime e risalgono al mondo greco e alle danze dei popoli campani, come i sanniti.
Al tempo dei greci, la danza era ritenuta un dono degli dei attraverso il quale gli uomini potevano avvicinarsi alla divinità e avere l'illusione dell'immortalità.
Per i sanniti, il ballo era un rito propiziatorio legato al ciclo riproduttivo della terra: la tammurriata è la danza contadina campana per eccellenza.

Il culto delle Sette Madonne

La tammurriata è legata al culto delle Sette Madonne campane, che sono sette sorelle: la Madonna dell'Arco di Sant'Anastasia, la Madonna a Castello di Somma Vesuviana, la Madonna delle Galline di Pagani, la Madonna dei Bagni di Scafati, la Madonna dell'Avvocata di Maiori, la Madonna di Montevergine della provincia di Avellino e la Madonna di Briano della provincia di Caserta.

A queste sette Madonne corrispondono vari stili di tammurriata, a seconda dei luoghi: l'agro nocerino-sarnese, la Costeria Amalfitana, l'avellinese e l'agro casertano.

Le differenze tra gli stili riguardano la gestualità e il messaggio trasmesso: danza di corteggiamento, di combattimento o ludica.

 

Come si balla la Tammurriata (esecuzione)

La tammurriata è “'o ballo de campagnole” (il ballo dei contadini). I gesti impiegati hanno un significato altamente simbolico e traggono ispirazione dal lavoro domestico e dei campi: possono riprodurre le azioni di setacciare la farina o spezzare i maccheroni oppure possono essere imitazioni dei movimenti degli uccelli, in particolare dei gallinacei.
Inizialmente, si formano le coppie attraverso una scelta basata su un gioco di sguardi: i danzatori stabiliscono un'intesa tra di loro e con lo spazio. Poi si formano dei cerchi, al cui interno si trovano suonatori, danzatori, cantatori e spettatori. Attenzione: anche gli spettatori sono attori, in quanto chiunque può partecipare alla danza.
Ad un certo punto, uno dei due danzatori assume un ruolo di corteggiamento o di sfida e l'altro può assecondarlo o respingerlo: questa fase del ballo è detta vutata o rotella. Se c'è il rifiuto, la coppia si scioglie e può entrare in gioco un altro personaggio: si forma così una nuova coppia.
La tammurriata rappresenta l'evasione dal quotidiano e il cerchio simboleggia il “fermare” il tempo.

Dove si balla la Tammurriata

Molte sono le occasioni, in Campania, in cui si può ballare la tammurriata: momenti religiosi, come le feste dedicate alle Sette Madonne (molto famosa è la festa della Madonna delle Galline a Pagani, in provincia di Salerno) e momenti di svago nelle piazze, durante alcune feste ed eventi culturali (come la Festa della Tammorra a Somma Vesuviana).