Benvenuti alla Metro dell'Arte di Napoli: l'imperdibile museo della Linea 1

10. Vetro, acciaio ed una piramide: la stazione Materdei

La prima tappa del nostro viaggio tra le stazioni d'arte della metropolitana di Napoli è la stazione Materdei. Costruita dall'Atelier Mendini, fin dalla costruzione viene considerata tra le più belle esistenti.
Alessandro Mendini è stato uno degli architetti più stimati in Italia e nel mondo, tanto che il Daily Telegraph ha inserito la sua stazione tra le 20 più belle stazioni della metropolitana in Europa.
La stazione si trova in una zona meno conosciuta della città, all'interno dell'omonimo quartiere Materdei, ed è diventata un punto nevralgico, grazie anche alla riqualificazione della piazza sovrastante, in cui spicca la piramide in vetro e acciaio dello stesso Mendini, che funge da lucernario per le opere d'arte della stazione.
Sotto la splendida luce della piramide di Mendini si trovano infatti opere di artisti famosi come un mosaico di Sandro Chia, un altorilievo di Luigi Ontani e opere di Solomon LeWitt.
9. La stazione Quattro Giornate dedicata alla rivoluzione napoletana

Quattro giornate è la stazione della metropolitana dedicata alle giornate di ribellione del popolo napoletano all'occupazione nazista. Inizialmente il nome del progetto dell'architetto D. Orlacchio era "Cilea" ma dal 2004 si è deciso di onorare quelle giornate di rivoluzione che hanno dato il via alla liberazione dell'Italia dal regime fascista. Dopo questa scelta, l'intera struttura è stata decorata con installazioni e fotografie che ricordano quelle gloriose giornate.
Tra queste opere d'arte, si trovano le "Sequenze di guerra e di caccia" di Sergio Fermariello, noto pittore e scultore napoletano, insieme ai bassorilievi e ai dipinti di Nino Longobardi.
È l'unica stazione artistica della linea 1 della metropolitana di Napoli ad avere due banchine ben separate per le due direzioni da prendere, quindi attenzione a non lasciarsi confondere dalle altre opere d'arte come quelle di Betty Bee, Baldo Diodato, Umberto Manzo e Anna Sargenti che trattano temi universali rispetto a quelli della guerra sopra citati.
8. Una fermata della metro nel centro storico: la stazione Museo

La stazione Museo è uno snodo essenziale della linea ferroviaria napoletana, ma è uno snodo anche per la memoria storica di questa linea. La stazione Museo richiama nello stile e nei colori (rosso pompeiano) il Museo archeologico nazionale di Napoli (MANN) sotto al quale si trova. Il progetto è stato realizzato da Gae Aulenti, architetto italiano, famosissima in tutto il mondo tanto da aver vinto il celebre premio imperiale di Tokyo.
La stazione è stata inaugurata nel 2000 e appena la vedrete vi si presenterà come un'estensione del Museo Archeologico. Gae Aulenti, infatti, ha realizzato dei padiglioni d'ingresso in cemento e acciaio che ospitano copie di opere presenti nel MANN.
La memoria storica è un elemento fondamentale di questa fermata, tanto che dall'ingresso superiore, dopo aver superato la copia del Laocoonte e le riproduzioni fotografiche di Mimmo Jodice, si trova la Stazione Neapolis, un'esposizione di tutti i cimeli ritrovati durante i lavori della metropolitana in tutta Napoli.
7. La stazione Dante: la riqualificazione di una piazza storica

La stazione di Dante si inserisce nel processo di riqualificazione dell'intera piazza Dante. La stazione all'esterno si presenta come due padiglioni angolari in vetro e acciaio che incorniciano la gigantesca statua di Dante. Se scendiamo sotto al livello del piano stradale troviamo esposte le opere di diversi artisti, napoletani e internazionali.
Tra questi Jannis Kounellis, autore di Senza Titolo, un'installazione con piccole travi dietro le quali sono collocati tra l'altro scarpe, un cappotto, un cappello, e Joseph Kosuth che ha installato un lungo neon con un brano del Convivio dantesco intitolato Queste cose visibili.
Tra gli altri artisti spiccano Nicola De Maria, Carlo Alfano e Michelangelo Pistoletto, autore di Intermediterraneo, opera in cui viene tracciato il profilo del bacino del Mediterraneo.
6. La stazione Vanvitelli alle porte del quartiere Vomero

Torniamo al Vomero per il nostro tour delle stazioni d'arte della metropolitana di Napoli e scopriamo la stazione Vanvitelli. Fu completata nel 1993 su progetto del noto architetto napoletano Michele Capobianco.
Nel 2004 è stata sottoposta a un restyling da parte di Capobianco con il supporto artistico di Achille Bonito Oliva. La fermata della metropolitana collinare ha gli ingressi ai quattro angoli dell'omonima piazza Vanvitelli.
Diverse installazioni caratterizzano lo spazio d'ingresso. Ciò che colpisce maggiormente la nostra attenzione è il masso che crea l'illusione di rompere il recinto di vetro che lo contiene di Giulio Paolini, seguito dalla magnifica spirale luminosa di Mario Merz, che richiama la successione della serie di Fibonacci che ci accompagna fino alla banchina, dove si trovano due opere musive di Isabella Ducrot.
5. La Stazione Centrale: shopping nella Stazione Garibaldi

La stazione Garibaldi è stata progettata dall'architetto e urbanista francese Dominique Perrault e inaugurata nel 2013. Punto focale di questa fermata è la grande galleria commerciale ipogea. Il 24 aprile 2015 è stato inaugurato il tunnel di collegamento sotterraneo che mette in comunicazione la stazione della metropolitana con la Stazione Centrale.
Un lungo pergolato in acciaio ha realizzato una copertura con pannelli di teflon perforati che creano una sorta di foresta artificiale. I lunghi pilastri in acciaio ricordano gli alberi, mentre le lastre di teflon alludono alle chiome degli alberi. Entrando nella stazione si nota una profonda fossa dove si incrociano scale mobili sospese nel vuoto. Quasi al livello delle banchine, si trovano due installazioni artistiche di Michelangelo Pistoletto.
4. Stazione Municipio: la fermata della linea 1 nata dagli scavi archeologici

La stazione Municipio è una delle ultime realizzate a Napoli. L'intero impianto urbano è stato realizzato da due architetti di fama mondiale: Alvaro Siza e Eduardo Souto Souto de Moura.
Situato vicino al Municipio e al Porto, fonde eleganza minimalista e profondità archeologica, grazie alle visibili rovine dell'antico porto romano riportate alla luce durante la costruzione.
È interessante notare che gli stessi architetti portoghesi sono stati responsabili anche della progettazione della stazione Municipio della linea 6 della metropolitana, recentemente inaugurata. Questa nuova aggiunta completa e migliora la visione originale, creando un dialogo architettonico senza soluzione di continuità tra le due linee.
Il risultato è un suggestivo polo urbano in cui storia, design contemporaneo e funzionalità convivono in perfetta armonia. È un vero e proprio simbolo del costante impegno di Napoli nel trasformare gli spazi di transito in punti di riferimento culturali.
3. Centro Direzionale: il nuovo gioiello della Metro dell'Arte

Centro Direzionale è la stazione più recente di questo breve elenco ed è diventata in breve tempo una delle più belle. È stata inaugurata nell'aprile del 2025 e ora è probabilmente l'aggiunta di maggior impatto visivo al progetto della Linea 1 Arte della metropolitana di Napoli.
Situata nel cuore del quartiere commerciale della città, questa stazione è stata progettata dallo studio di architettura italo-spagnolo EMBT (Miralles Tagliabue) e riflette lo spirito moderno e dinamico della zona. Tra le stazioni d'arte della metropolitana di Napoli, spicca per le sue geometrie audaci, la luminosa illuminazione naturale e il gioco artistico di vetro, acciaio e piastrelle colorate.
Come parte della metropolitana di Napoli in continua espansione, il Centro Direzionale funge da collegamento vitale tra il centro storico e i quartieri orientali, continuando la tradizione di trasformare gli spazi della metropolitana in esperienze artistiche coinvolgenti.
Il suo design sfuma il confine tra architettura e scultura, rendendolo non solo un punto di transito, ma una destinazione in sé, come tutte le altre meravigliose stazioni della lista!
2. Stazione Università: tra colori ed effetti tridimensionali

La stazione Università è stata realizzata dallo stesso architetto della stazione di Materdei, ovvero Alessandro Mendini, con il supporto del designer Karim Rashid. Gli ingressi si trovano a piazza Bovio, sede del Palazzo della Borsa di Napoli e già accedendovi potrai notare la sua prima particolarità, essendo rivestite da piastrelle bianche con le parole che sono state inventate negli ultimi anni.
All'interno è presentato nello stile digipop di Rashid, molto eclettico e che predilige colori molto accesi. Infatti, nella tappa universitaria i colori più utilizzati sono il fucsia e il verde acido.
Di grande impatto sono anche le sculture progettate dallo stesso designer, come Synapsi, che vuole ricordare la rete neurale dell'essere umano. Un'altra opera è il Conversational Profile, pilastri decorati con un profilo infinito dello stesso Rashid. In altre aree della stazione, giochi ottici ed effetti stereoscopici tridimensionali decorano la stazione.
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