A piedi o in bici percorsi e cammini della Campania

La Campania è una terra perfetta in cui vivere esperienze entusiasmanti e genuine ad un ritmo squisitamente slow. Sentieri panoramici e cammini più o meno lunghi e impegnativi vi attendo per una full immersion in un territorio ricco di sorprese. E se pensate di aver esagerato con le paste cresciute e le frittatine di maccheroni della piccolissima e affollatissima friggitoria di fronte al b&b in cui alloggiate, potete dedicarvi subito ad una riemise en forme in grande stile tuffandovi in uno dei paesaggi naturali più belli d’Italia. 

Visit Naples vi propone cinque itinerari da fare a piedi o in bici, da pianificare come meglio credete in base alla vostra prestanza atletica, al tempo che avete a disposizione e al numero di fritture ingurgitate. Buona lettura!

5. Via Francigena del Sannio

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Via Francigena del Sannio. Benevento.

È il cammino per eccellenza, il più famoso assieme a quello di Santiago di Compostela. Da Roma, la Via Francigena attraversa l’Italia in 32 tappe fino a Brindisi, dove prosegue verso Gerusalemme. Tra i tratti che passano per la Campania, il Cammino dell’Anima è relativamente semplice e ottimamente segnalato. 

Se volete trascorrere un fine settimana all’insegna del ritmo lento, della natura e della riscoperta del territorio, allora questi 55 chilometri che nel beneventano collegano Faicchio a Pietrelcina fanno al caso vostro. Sta a voi scegliere come intraprenderli, se a piedi o in bicicletta, se con lo spirito del devoto o con quello dell’esploratore. Di certo, sarà una traversata punteggiata di storia e bellezza. 

Incontrerete ciò che resta del passaggio di Sanniti, Longobardi e Normanni; potrete rilassarvi in uno stabilimento termale a Telese Terme e sorseggiare dell’ottimo vino a Castelvenere. Esplorerete l’area archeologica dell’antica Telesia; visiterete il piccolo borgo di San Lorenzo Maggiore e la città delle streghe, Benevento, un vero e proprio gioiello da scoprire. 

Qui, nella capitale del Sannio, sarete sorpresi dall’atmosfera rilassata di un centro forse un po’ defilato ma che in quanto a fascino sa decisamente il fatto suo. L’arrivo a Pietrelcina segna l’ultima tappa del cammino. Il borgo ha legato il suo nome a quello di Padre Pio ed è meta affollata dal turismo religioso. 


4. Sentiero dei gelsi

Una passeggiata di 9 chilometri nelle terre amate dalla regina Maria Carolina e fiore all’occhiello dell’industria serica dei Borbone. Il sentiero è facilmente raggiungibile, collega difatti la stazione di Capua, in provincia di Caserta, alla Reggia di Carditello, antica residenza in stile neoclassico frequentata in epoca borbonica principalmente durante le battute di caccia e utilizzata sia per l’allevamento dei cavalli che come fattoria sperimentale.

La camminata è poco impegnativa e adatta a tutti, inoltre il dislivello è pressappoco trascurabile e in circa un’ora e mezza godrete di una piacevolissima escursione en plein air.

Un tempo, i gelsi della tenuta di Carditello avevano la funzione di sostenere l’allevamento dei bachi da seta indispensabili per la rinomata produzione della vicina Reale Seteria e Colonia di San Leucio. Oggi, un migliaio di piante sono state messe a dimora in questo angolo di campagna alle porte di Caserta per riportare bellezza e vita in un luogo lungamente e ingiustamente trascurato nel cuore della Campania Felix. 

La Fondazione Carditello, voluta dal Ministero dei Beni Culturali, si impegna nella gestione e valorizzazione della magione, che è poi una delle "Real delizie” dei sovrani borbonici, luoghi cioè adibiti alle attività di caccia e svago della famiglia reale. 



3. Cammino di San Nilo

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Cammino di San Nilo

Tra mare e monti nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, riserva della Biosfera MAB dal 1997 e Geoparco UNESCO dal 2010. Il Cammino di San Nilo attraversa il Cilento da Sapri a Palinuro in 8 tappe per 118 chilometri. Nel mezzo, 14 borghi incorniciati da un panorama mozzafiato.

Vi muoverete tra boschi di faggio, castagni, lecci, e ulivi ripercorrendo i passi di Nicola Malèinos, che tra il IV e il V secolo intraprese il viaggio che lo portò a vestire l’abito monastico e a prendere il nome di Nilo di Ancira. Il cammino è mappato e ben segnalato, dunque non troverete grandi difficoltà ad attraversarlo in autonomia. 

Storia, natura, spiritualità e tradizioni fanno di San Nilo uno dei percorsi più interessanti della regione. Cosa incontrerete? Anzitutto, tanto verde (la macchia mediterranea la fa da padrona), grotte, magnifici corsi d’acqua, borghi pittoreschi e, in ultimo, le splendide spiagge di Palinuro. 

Prima di mettervi in viaggio assicuratevi di richiedere la credenziale del pellegrino, che vi darà accesso a prezzi agevolati per i pasti e i pernottamenti e vi consentirà di ottenere il Testimonium una volta giunti a destinazione.

2. Via Silente

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Via Silente

Dici Cilento e pensi al mare cristallino che rende questo lembo di Campania uno dei luoghi più suggestivi della regione. In realtà, sarebbe un vero peccato limitare la conoscenza del territorio alle sole — seppur magnifiche — località costiere. L’entroterra cilentano è infatti una chicca tutta da scoprire. La Via Silente lo attraversa per circa 600 chilometri, nel silenzio dei suoi piccoli borghi e della sua sfavillante natura.

Avvertenza: la tratta è stata concepita come percorso ciclabile e anche per questa ragione la distanza tra le varie tappe (15 in totale) è piuttosto lunga. Tuttavia, se preferite le scarpe da trekking alle due ruote con una buona pianificazione è possibile comunque percorrerla a piedi. 

Il 90% dell’itinerario è su asfalto, ma le strade interessate sono poco trafficate e lungo il tragitto incontrerete moltissimi paesini in cui fare sosta per rifocillarvi. Anche in questo caso, è prevista una sorta di credenziale: si chiama Silentina e vi farà ottenere un 20% di sconto sul pernottamento.

La ciclovia è ad anello, con partenza ed arrivo da/a Castelnuovo, ed è interamente inclusa nel Parco Nazionale del Cilento. Ovviamente, se il vostro tempo è limitato nulla vieta di programmare un mini tour che copra solo alcune tappe.  

Passerete dal paesaggio costiero a quello montano, raggiungerete gli Alburni, il Vallo di Diano e la cima del Monte Cervati, la vetta più alta della Campania; potrete visitare la certosa di Padula e i numerosi borghi che animano valli e colline.


1. Valle delle Ferriere

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Valle delle Ferriere

Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1997, la Costiera Amalfitana non necessita di presentazioni. Per saggiare l’eccezionalità del suo paesaggio, vi consigliamo un trekking a due passi da Amalfi che vi lascerà a bocca aperta. Il vallone profondo nel quale vi avventurerete non è soltanto un ammaliante e rigoglioso scenario primitivo e fiabesco, ma anche un inconsueto esempio di polo protoindustriale.

La vegetazione ha ormai preso il sopravvento su ciò che resta dell’antico passato operoso di questi luoghi, testimoniato oggi dai ruderi della grande ferriera e dai mulini della Repubblica d’Amalfi. Proprio qui veniva prodotta la pregiata carta a mano (“charta bambagina”) utilizzata dall’aristocrazia fin dal Medioevo. 

Vi sono più punti di partenza tra i quali poter scegliere. L’itinerario che noi vi consigliamo comincia da Pontone. La passeggiata che conduce alla Valle delle Ferriere vi darà il benvenuto con un panoramicissimo scorcio sui terrazzamenti della Costiera, le tradizionali “chiazze”, con i loro orti, le vigne, gli uliveti e i profumati agrumeti.

Proseguendo tra castagneti, corsi d’acqua e rocce favolosamente modellate in speroni, archi, nicchie e grotte raggiungerete anche la Riserva Statale Orientata “Valle delle Ferriere”, un posto incredibile per il quale la definizione di “fuori dal tempo” calza a pennello.

Il particolare microclima che la contraddistingue ha fatto sì che questa riserva biogenetica (ce ne sono 41 in Italia) diventasse l’habitat ideale per la proliferazione di specie rare e, in taluni casi, antichissime. Veri e propri fossili viventi come la Woodwardia radicans, una felce gigante tipica dell’era preglaciale.