"Guardare la bellezza della natura è il primo passo per purificare la mente."
Amit Ray

Spesso siamo così tanto assorbiti dai ritmi frenetici della città che dimentichiamo gli spazi verdi che Napoli e le sue province possono offrire, come ad esempio la riserva naturale Cratere degli Astroni, il cratere più grande e meglio conservato che si trova nella zona dei Campi Flegrei.

Sul significato del termine Astroni esistono diverse ipotesi, una di queste fa derivare l’origine del nome dalla parola Sturnis, per la presenza di stormi di Aironi nell’area; alcuni ritengono che derivi da Sterope, un Ciclope che, secondo la mitologia, viveva in quest’area. Secondo un’altra ipotesi ancora, Astroni nasce dal termine Strioni o stregoni che, realizzavano nel cratere i loro riti magici. Ciò che sappiamo con certezza è che grazie ad Alfonso I d’Argona la zona si popolerà di selvaggina.
Nel 1970 gli Astroni vennero acquistati dalla regione Campania ma solo nel 1992 l’Oasi fu ufficialmente aperta al pubblico.

Perché è tanto particolare la riserva naturale del parco degli Astroni?

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La risposta è semplice, per l’unicità della sua flora e della fauna. Molto interessante è la presenza di tre piccoli stagni nati in seguito a tre fenomeni vulcanici, il maggiore di questi è denominato “Lago Grande”, in cui vi è un’isola galleggiante formata da vegetazione lacustre, che si sposta a seconda della direzione del vento. È possibile entrare nell’osservatorio ornitologico per osservare gli uccelli acquatici che, soprattutto nei periodi delle migrazioni, popolano il lago. I due stagni più piccoli che vengono alimentati, prevalentemente, da acqua piovana sono detti “Cofaniello piccolo” e “Cofaniello Grande”.


Grazie alla presenza di questi tre piccoli stagni e la conformazione dello stesso cratere ha generato un avvenimento singolare per tutti gli esperti ed amanti della flora, la foresta di leccio e la macchia mediterranea, si trovano in alto, sui bordi del cratere, mentre sul fondo, a pochi metri sul livello del mare, troviamo specie più diffuse nelle alte quote, per esempio: il castagno, il rovere, l’olmo e i carpini. 
La vegetazione intorno agli specchi d’acqua è costituita invece da giunchi e cannucce di palude. 

La fauna della riserva naturale degli Astroni

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Ovviamente, ad una vegetazione così diversificata corrisponde una fauna contraddistinta in cui la presenza animale più cospicua è quella degli uccelli, ne sono presenti circa 130 specie che hanno rilevanza nazionale ed internazionale, tanto che esse sono protette a livello europeo con la denominazione SPEC (Species of European Conservation Concern).

Il picchio rosso maggiore è stato scelto come simbolo dell’Oasi, in seguito ad un progetto di introduzione avvenuto nel 1998, ritroviamo nell’Oasi anche la moretta tabaccata una delle anatre più rare d’Europa, che rappresenta ormai una presenza stabile e che ha trovato nel Lago Grande degli Astroni un sito adatto alla nidificazione. A causa della presenza degli stagni sono presenti anche esemplari di anfibi e cinque tipi di serpenti, molto ampia risulta essere la popolazione di invertebrati come libellule e lepidotteri. Nonostante l’antropizzazione della zona circostante al parco naturale degli Astroni, la sua flora è diventata dimora anche di varie specie di mammiferi: volpi, talpe, ghiri, moscardini, che con un po’ di fortuna possono essere avvistati passeggiando per i sentieri ricoperti di foglie.

In questo periodo invece di affannarsi per le corse verso il mare e le spiagge affollate, un percorso nel cuore del cratere più famoso dei Campi Flegrei può soddisfare la vostra voglia di evadere dalla solita routine e respirare l’aria incontaminata della vegetazione che vi avvolgerà in un fresco abbraccio.

Informazioni e costi:

Si avvisa che al fine di contrastare il contagio da Sars-Cov-2, fino a diversa comunicazione è obbligatoria la prenotazione on line per tutti i visitatori, compresi coloro che accedono senza visita guidata.

Giorni di apertura:
Sabato, domenica e festivi.
Orario estivo (ora legale) Dalle ore 10,00 alle ore 20,00 
Orario invernale (ora solare)  Dalle ore 10,00 alle ore 17,00. L'ingresso è consentito entro due ore prima della chiusura.
Prenotazione obbligatoria. 

Costi:
Percorso paleontologico
per accedere sia al sentiero dei dinosauri che della natura 

  • 10 euro dai 18 a 65 anni
  • 7,50 euro bambini e ragazzi dai 4 a 18 anni; adulti al di sopra dei 65 anni; accompagnatori di persone diversamente abili; persone dello stesso nucleo familiare dove vi sono minori di 18 anni.
  • 4 euro per i soci del WWF
  • biglietto gratuito per le persone diversamente abili, bambini al di sotto di 4 anni

Percorso naturalistico

  • 6 euro, adulti dai 18 ai 65 anni 
  • 4 euro bambini e ragazzi dai 4 a 18 anni, adulti al di sopra dei 65 anni
  • biglietto gratuito, soci WWF, bambini al di sotto dei 4 anni, persone diversamente abili.


Via Agnano Agli Astroni, 468 80125 Napoli NA