Il modo migliore per ammirare le eleganti volute in ferro, le vetrate policrome e gli stucchi a motivo floreale è passeggiare per i quartieri Chiaia e Vomero. In queste zone si può scovare un piccolo patrimonio di architetture liberty dell'inizio del '900.

Liberty a Chiaia

La passeggiata nel quartiere Chiaia può iniziare al numero 33 delle Rampe Brancaccio. Qui si trova la palazzina Velardi. Con i suoi stucchi in un pallido rosa salmone e il peculiare torrino angolare, questo edificio risalente al 1906 è considerato il primo esempio di liberty napoletano. Immediatamente dopo c'è una rampa di scale che porta dritto al numero 36 dell'elegante via Filangieri, correndo lungo il fianco di palazzo Mannajuolo. L'ampia e originale facciata ricurva è alleggerita dalla presenza di grandi vetrate, mentre affacciandosi a sbirciare all'interno si può ammirare una meravigliosa scala elicoidale.

Proseguendo su via Filangieri, nel giro di pochi minuti si arriva a piazza Amedeo. Qui, proprio dove inizia Via del Parco Margherita, si trova un grosso edificio preceduto da un giardino. Si tratta di Villa Maria, un tempo nota come Grand Hotel Heden e progettato come completamento della piazza. La facciata è un mix di elementi liberty ed eclettici, in un vivace color giallo. Proseguendo a piedi lungo Via del Parco Margherita e il seguente Corso Vittorio Emanuele, ci si imbatte di frequente in pensiline in ferro battuto ed edifici decorati da fregi floreali o esili colonnine. Due degli edifici più belli sono Villino Paradisiello, dove si incontrano art nouveau e barocco napoletano e Villino Adriana.

Liberty al Vomero

Chi invece voglia recarsi al Vomero, dove si trovano molti altri edifici risalenti al periodo d'oro del liberty partenopeo, può usare la funicolare di piazza Amedeo. In pochi minuti si giunge alla stazione di Via Cimarosa, a due passi da piazza Fuga. Villa Haas chiude la piazza su un lato, è un grande edificio eclettico con diversi innesti liberty. La stazione inoltre si trova proprio all'inizio di Via Luigia Sanfelice. Questa strada, insieme all'adiacente via Palizzi, è praticamente una mostra a cielo aperto di eleganti palazzine e villette.

In disparte rispetto alle arterie principali dello shopping, si trova ad esempio la famosa Santarella, graziosa costruzione sulla cui facciata campeggia la scritta qui rido io in memoria del celebre commediografo napoletano Eduardo Scarpetta. L'artista  vi soggiornò per qualche tempo e la villa prende il nome da uno dei suoi lavori. Al numero 50 di via Palizzi invece, si trova la palazzina Russo Ermolli, uno dei maggiori esempi del liberty napoletano. Le decorazioni geometriche e un finto cornicione bianco spiccano sugli stucchi grigio azzurri, frutto di un recente restauro.

Diversi altri splendidi edifici si possono incontrare passeggiando per le tranquille vie che si inerpicano sulla collina di San Martino. Tra di esse ricordiamo via Tito Angelini, via Bonito e via Toma, dove si trova la splendida villa Loreley, al numero 14.
Per finire, al numero 76 di via Solimena spicca casa Marotta. Circondata da architetture di minore rilievo, si fa notare per il contrasto degli stucchi color oro sul fondo bianco smagliante, perfettamente conservati.