Innamorarsi a Napoli... Con le canzoni napoletane

Innamorarsi a Napoli... Con le canzoni napoletane, è possibile? Una cosa più semplice di quanto sembri. Napoli, l'amore e la musica condividono da sempre un legame indissolubile. Terra di artisti, poeti e grandi passioni, la città ha saputo raccontare i sentimenti in migliaia di sfumature diverse, attraverso brani che colpiscono dritti al cuore.

Ecco cinque diverse interpretazioni dell'amore secondo la canzone napoletana.


Innamorarsi a Napoli: in riva al mare con... 'O Marenariello

Non esiste una canzone napoletana che non sia, oltre a tutto il resto, incredibilmente romantica, ma ce n'è una in particolare che parla di amore in riva al mare, sotto le stelle, con due cuori che battono all'unisono. Si tratta di 'O Marinariello, scritta nel lontano 1893 da Salvatore Gambardella in una location decisamente insolita rispetto all'argomento, la bottega di un fabbro.

Da allora è stata cantata da tutti i più grandi artisti italiani e non. Tra di loro spiccano Roberto Murolo e Luciano Pavarotti.


Canzoni napoletane e un amore giovane: 'E Spingule Francesi

Questa canzone allegra e ritmata racconta con ironia l'amore spavaldo e spensierato, come solo quello dei giovani sa essere.

Il protagonista dei versi, scritti dal grande poeta Salvatore di Giacomo, è un ragazzo che si guadagna da vivere vendendo spille da balia di casa in casa. Con l'occasione corteggia le belle ragazze e non disdegna di farsi pagare in baci! La canzone ha conosciuto un'enorme fortuna al punto che, secondo un famoso aneddoto, persino l'imperatore Guglielmo II ne era innamorato, tanto da volere che fosse suonata al suo passaggio in Piazza del Plebiscito, durante la sua visita ufficiale nella città di Napoli.

Innamorarsi a Napoli di un amore tormentato: Malafemmena

Forse perché racconta le pene dell'amore con grande realismo, o forse perché è stata scritta dal celebre Totò, Malafemmena è una delle canzoni napoletane più famose del mondo, pur essendo relativamente recente.

Almeno rispetto agli altri grandi classici. Totò la dedicò ad una donna di grande fascino ma fredda e indifferente, ingannatrice ed opportunista, che gli spezzò il cuore tradendo la sua fiducia. Molti anni dopo la pubblicazione è stato rivelato che la protagonista che dà il titolo al brano era Diana, moglie di Totò da cui l'attore poi divorziò.

Negli anni, grazie ai suoi versi così veri e struggenti, la canzone è stata 'adottata' da tutti coloro i quali soffrono per amore.

Un grande amore dei napoletani: 'A tazza 'e cafè

Una canzone divertente e ottimista, scritta dal poeta Giuseppe Capaldo nel 1918.  

La Brigida nominata nel testo è esistita davvero, era la bella ma scontrosa cassiera di un bar frequentato da Capaldo. Il poeta ne era innamorato ed era certo che corteggiandola a dovere sarebbe riuscito a vincere la sua perenne ritrosia. Non sappiamo come sia finita fra i due e se Brigida abbia effettivamente finito per cedere alla corte del poeta, ma la canzone, grazie al suo ritmo allegro e alla leggerezza con cui tratta l'argomento, è diventata un classico intramontabile.

Amore napoletano ma a distanza - Era de Maggio

Forse un po' meno famosa di un'altro brano che tratta lo stesso tema, 'O surdato 'nnammurato, ma non per questo meno commovente,

Era de Maggio è una delle tante canzoni napoletane basate sui versi di Salvatore di Giacomo. Scritta nel 1885, ha come protagonisti due amanti destinati a stare lontani per qualche tempo. Purtroppo la loro storia non ha un lieto fine. Dopo essersi promessi amore eterno i due amanti si incontrano nuovamente nel mese di maggio, in un bel giardino fiorito, ma mentre i sentimenti di lui sono immutati, quelli di lei si sono raffreddati fino a scomparire quasi del tutto.