Napoli è sempre stata una fonte d’ispirazione per scrittori e artisti. Questo già si sa. Ma vi siete mai chiesti il perché?

Sono molte le ragioni per cui scrittori stranieri sono rimasti affascinati da Napoli, e ora ne vedremo alcune.

5. Alfred de Musset - una pièce teatrale ambientata a Napoli

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Alfred de Musset ambientò a Napoli la sua pièce “I capricci di Marianna” (1833). In una Napoli immaginaria si svolge un triangolo amoroso durante il carnevale, dove la gente nasconde i propri sentimenti come nasconde la propria identità. La città con la sua varia umanità era lo sfondo perfetto per l’opera del poeta romantico francese, dove la protagonista è capricciosa come lo è l’amore e come lo è Napoli.

4. Percy Bysshe Shelley - un'Ode a Napoli

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Nel suo soggiorno, Percy Bysshe Shelley fu così colpito da Napoli che decise di dedicarvi un’ode. Si chiama proprio “Ode a Napoli” (1820), e descrive i suoi sentimenti per la “Città Elisia”, “Metropoli di un Paradiso rovinato”. Il poeta romantico inglese ha reso omaggio all’atmosfera suggestiva che trovò in ogni strada, nel bellissimo paesaggio e nella storia di alti e bassi.

3. André Gide - Un premio Nobel che ha scritto di Napoli

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Prima di vincere il premio Nobel, il romanziere francese André Gide scrisse “L’immoralista” (1902). Il protagonista del romanzo fa un viaggio con sua moglie per curarsi e riscoprirsi. Napoli e Sorrento sono tra le loro tappe.

2. Tahar Ben Jelloun - un romanzo su Napoli in quanto città

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In tempi più recenti, un ammiratore di Napoli è il famosissimo Tahar Ben Jelloun. Una volta gli fu chiesto di scrivere un romanzo ambientato a Napoli, e lui accettò la sfida. Il risultato fu “L’albergo dei poveri” (1999), che si ispira al palazzo omonimo nel cuore di Napoli. Storie personali e racconti si mescolano in questo romanzo, che incensa una città che ha tante storie da raccontare.

1. William Shakespeare - Una storia d'amore per il Principe di Napoli

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Ultimo, ma non per importanza, William Shakespeare non ha bisogno di presentazioni. Cosa c’entra con Napoli? Nessuna sua opera è ambientata là.

A ogni modo, ne “La tempesta” (1611) c’è la storia d’amore tra Ferdinando e Miranda. Lui è il principe di Napoli, lei è la figlia del duca di Milano, e i loro genitori sono rivali. Solo alla fine l’amore trionfa. Il loro amore contrastato è la metafora dell’Italia divisa, che fu unita 250 anni dopo l’opera. Come per molti suoi scritti, Shakespeare era in grande anticipo sui tempi!