Il mandolino è lo strumento principale delle canzoni napoletane

Le più belle canzoni napoletane sono accompagnate dal suono del mandolino. Il mandolino è uno strumento simile alla chitarra e al liuto. Le sue radici sono antichissime, ma il mandolino napoletano nasce nel XVII secolo, quando la famosa "Casa Vinaccia" (Storica famiglia produttrice di liuti) di Napoli ne inizia la produzione. I mandolini della Casa VInaccia sono ricchi di intarsi e di particolari in avorio. 

L'ascesa del mandolino è avvenuta nella seconda metà dell'800, in questo periodo - infatti- il mandolino era considerato lo strumento dell'alta borghesia e della nobiltà. Si racconta, appunto, che anche la Regina Margherita fosse molto brava a suonarlo. 

Con il successo della canzone napoletana, il mandolino ha perso la sua realtà esclusivamente nobiliare ed è diventato l'emblema della musica popolare napoletana

Musica napoletana: l'arte della tammurriata

Chi di voi non riconosce la tammorra nella musica napoletana? La tammorra è uno strumento musicale a percussione e, secondo la tradizione, è fatto con pelli di capra o pecora tesa su un tamburo, in cui sono fissati a coppie dischi di metallo. 

La tammorra si suona muovendo ritmicamente la mano e con l'altra colpendo la membrana. Il suo suono incalzante ha dato vita alla cosiddetta "Tammurriata", un ballo popolare legato ad alcuni riti spirituali, presenti in alcune zone della Campania. 

Una canzone molto nota come ''Tammurriata nera'' è tra le più note dei canti popolari napoletani, dove si racconta Napoli durante la seconda guerra Mondiale.

Napoli è un luogo sopravvissuto ad invasioni straniere, eruzioni vulcaniche, terremoti, rivolte popolari e che allo stesso tempo ha prodotto nella sua storia una valanga di musica.
John Turturro

Uno strumento davvero particolare: cos'è il Putipù?

La musica napoletana classica è da sempre accompagnata da alcuni meravigliosi strumenti, unici nel loro genere. Uno di questi è il Putipù

Il Putipù era originariamente fatto da una pentola di coccio ricoperta da pelle di bovino, al centro vi era un buco in cui si infilava un'asta di legno. Il suono, simile a quello di un contrabbasso, veniva generato dal movimento verticale dell'asta di legno. Nel corso degli anni, lo strumento si è trasformato, ma non hai mai perso il suo principio di funzionamento.

Il Putipù era fondamentale per le canzoni napoletane: infatti, non c'era una festa in cui non venisse suonato!