“Lassù sul colle vive il bosco verdeggiante dalle fresche ombre. I sentieri si allungano a perdita d’occhio sotto i grandi alberi; sulla terra scricchiolano lievemente le foglie morte.”

È così che la penna di Matilde Serao, scrittrice e giornalista che ha raccontato di Napoli e i suoi fantasmi, ci descrive il bosco di Capodimonte. Se gli spiriti, gli spettri e le faccende in sospeso sono solo chiacchiere per i più scettici, a Napoli non si tratta solo di fantasia. In questa terra di luci ed ombre, di passioni e di segreti, i fantasmi, le storie del folclore hanno sempre animato le feste, ispirato gli scrittori e sono state tramandate di generazione in generazione per fare in modo che questi spiriti non vengano mai dimenticati.
Fra le tante storie di cui Napoli è custode, troviamo quella della Fanciulla di capodimonte, una storia d’amore preziosa e delicata come la porcellana.

Chi è la fanciulla di Capodimonte?

Non conosciamo il suo nome e nemmeno quello del suo giovane amante. Secondo la leggenda, il giovanotto aveva l’abitudine di passeggiare per i verdi campi del bosco perché la città lo stancava, e anche se una fanciulla si struggeva d’amore per lui, questi non ricambiava, perché sapeva che il suo amore era altrove, forse nascosto fra gli alberi di Capodimonte. Aveva ragione.

Il ragazzo, percorreva errante il bosco nella sua solitudine. Un giorno d’inverno, vide in una leggera foschia una fanciulla snella, priva di contorni che sembrava fosse fatta d’aria. Il giovane corse verso la misteriosa figura, ma non trovò nulla. La misteriosa ragazza era sparita.
Da quel momento in poi, tutti i giorni ritornò sempre allo stesso punto, e la fanciulla era lì ad aspettarlo, si concesse a poco a poco. Durante i loro incontri il giovane non parlava, la contemplava soltanto. Lei si muoveva libera sui prati, accarezzava i fiori, girava per il bosco e il suo spasimante la seguiva senza avvertire la stanchezza nelle gambe. Il suo abito fluttuava, sfiorava l’erba, poi alla fine della passeggiata lei, dopo averlo salutato, svaniva nel portone del castello.
Un crepuscolo d’autunno, l’uomo non potendo più trattenere i suoi sentimenti utilizzò le parole più belle e più esplicite per esprimere il suo desiderio, la sua passione, la sua adorazione per lei.
In quel momento, nelle guance candide della ragazza sembrò circolare il sangue, allora il giovane speranzoso le chiese
Mi ami?”
“Sì.”

In un impeto di passione il ragazzo l’abbraccio così forte che sentì uno scricchiolio, la fanciulla cadde a terra in piccoli cocci. Si dice che l’innamorato morì di dolore sotto i frammenti di porcellana, l’arte per cui Capodimonte è diventata famosa.

Il museo di Capodimonte ospita, infatti, una preziosa galleria di porcellane. Questa particolare ceramica abbellita con toni vivaci e che nel corso del tempo assunse forme sempre più articolate, venne importata dai viaggiatori, ma è al re Carlo di Borbone e sua moglie che si deve la fondazione della Real Fabbrica dando inizio a una tradizione che non ha conosciuto fine. Un amore eterno, fatto di porcellana, come quello dello sfortunato ragazzo e della sua amata.

Informazioni sul Museo di Capodimonte

Orari: 
Il museo di Capodimonte è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì.
Dalle 8.30 alle19.30 si potrà visitare il primo piano.

con la Galleria Farnese, la Galleria delle cose rare e quella delle porcellane, l’Armeria farnesiana e borbonica e le mostre in corso sullo stesso piano.
Dalle 9.30 alle 17.00 si potrà visitare il Secondo Piano: con la Galleria delle arti a Napoli dal ‘200 al Barocco, la collezione d’arte contemporanea e le mostre in corso sullo stesso piano.

Biglietti:

  • € 8 intero
  • € 2 ridotto per visitatori di età compresa tra 18 e 25 anni
  •  Gratuito per i minori di anni 18 e per i titolari di Artecard 

Visita con obbligo di prenotazione e acquisto on line sul sito www.coopculture.it e tramite l’app Capodimonte che servirà anche per ascoltare le musiche della mostra Napoli Napoli, di lava, porcellana e musica. Il visitatore, giunto al museo, sarà sottoposto alla misurazione della temperatura (via libera con temperatura inferiore a 37,5) e guidato da percorsi che gli eviteranno di incrociare il visitatore in uscita. Obbligo di mascherina e ingresso contingentato. Sospeso precauzionalmente l’uso delle audioguide, del guardaroba e del bookshop.  Soluzioni igienizzanti nei bagni, agli ascensori e dislocati lungo il percorso di visita. Le guide turistiche abilitate potranno accompagnare gruppi con un massimo di 7 persone.

Via Miano, 2, 80131 Napoli NA