I dolci sono molto importanti a Napoli e ognuno di essi ha la sua storia. Un po’ di tempo fa, abbiamo parlato di altri dolci napoletani , ora è il turno di altre 3 specialità della nostra tavola. Seguiteci in questo viaggio!

Come nasce la pastiera?

La pastiera è un dolce tipico del periodo della Pasqua. La leggenda narra che, durante il periodo pasquale, le donne dei pescatori portarono sulla spiaggia alcune ceste di ricotta, grano, uova, frutta candita e fiori di arancio. Le donne volevano ringraziare il Mare affinché i loro mariti tornassero sani e salvi a terra. Il mattino seguente, le donne trovarono una sorpresa! Le onde avevano mischiato tutti gli ingredienti: le ceste erano vuote e vi era solo una torta, la pastiera. A parte la leggenda, sappiamo che la pastiera è nata in monastero, molto probabilmente un dolce simile era già presente nella cultura pagana, per accompagnare i riti per il ritorno della primavera: basti pensare che la pastiera è fatta con le uova e il grano, simboli di rinascita e del raccolto.

La torta Caprese nasce a Capri

La storia della torta Caprese inizia a Capri nel 1920. L’isola era già molto famosa in tutto il mondo per le sue numerose bellezze e attirava persone di ogni tipo. Si racconta che un giorno un cuoco, di nome Carmine Di Fiore, si ritrovò solo nella preparazione di alcune torte alle mandorle per tre loschi americani, arrivati a Capri per comprare una partita di ghette per Al Capone. Per distrazione o per la fretta di finire, il pasticciere commise un errore: dimenticò di aggiungere la farina necessaria all’impasto delle torte e le infornò senza accorgersene. Quando si accorse dell’errore commesso, tirò fuori le torte dal forno e terrorizzato iniziò ad assaggiarne una fetta. Con sommo stupore si accorse di aver creato un nuovo dolce! La torta era morbida al centro, perché non era stata ultimata la cottura, ma croccante fuori. I tre americani rimasero molto soddisfatti, tanto da chiedere la ricetta al nostro sbadato pasticciere!

Storia del cono gelato

Il gelato ha sicuramente origine nel Regno delle due Sicilie, infatti ancora oggi la Sicilia ha un’ottima tradizione di gelateria. Nel corso dei secoli il gelato ha subito mille trasformazioni ed evoluzioni. I napoletani apprezzavano gli spumoni e le coviglie fin dal 1700! I due dessert erano composti da un involucro di crema gelata di gusti diversi, con all’interno una spuma leggera con canditi, mandorle e cioccolato. Si arrivò- poi-  a inserire il gelato in cialde, ma il cornetto come lo conosciamo noi arrivò soltanto nella seconda metà del ‘900, proprio a Napoli. L’invenzione del cornetto fu ad opera del napoletano Spica, il quale aveva la sua produzione di gelato nei famosi stabilimenti in Via Gianturco. Nel 1959 Spica trovò il modo di isolare la cialda dal gelato, in modo da non farla ammorbidire, lavorando lo zucchero e il cioccolato. Questo tipo di cialda venne brevettata col nome di “Cornetto”. Purtroppo, nella mani di Spica il cornetto non ebbe un grande seguito, infatti fu costretto a vendere il marchio all’Unilever negli anni ’70, che lo avrebbe portato -invece- nelle case di ogni mondo.