Come puoi immaginare non tutte le grandi opere della città di Napoli si trovano in musei o Pinacoteche, alcune meno conosciute, si nascondono nelle centinaia di chiese antiche presenti sul territorio o ancora in palazzi civici, istituzioni universitarie o culturali, insomma Napoli come sempre è una continua scoperta. Il nostro viaggio in città tra le migliaia di opere d’arte presenti si soffermerà su 5 opere di Napoli che forse non conosci. Tu mettiti comodo e lasciati trasportare dalla magia della città!

5 - L’altare Filomarino nella Chiesa dei S.S Apostoli

La Chiesa dei S.S Apostoli che ospita nei suoi chiostri lo storico Liceo Artistico di Napoli nasconde al suo interno delle preziose meraviglie di epoca barocca. I suoi interni sfarzosi risalenti al Seicento fanno da contrasto a un esterno spoglio, già dopo un primo sguardo d’insieme è possibile notare questo ciclone di pitture e di cappelle che si susseguono, splendida la cupola interna alla quale hanno lavorato Dionisio Lazzari per gli stucchi e Giovan Battista Beinaschi per gli affreschi.

Ma il vero gioiello, unico nel suo genere è il cosiddetto Altare Filomarino, situato all’interno dell’omonima cappella e opera del genio dell’architettura Barocca Francesco Borromini.

Un lavoro che rappresenta la sintesi delle idee costruttive del maestro, dalle strutture mistilinee al rapporto con il fruitore, con il suo sguardo che diventa punto centrale in opere come questa.

Visitabile gratuitamente dal Lunedì alla Domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30

4 - Sala dei Busti, Castel Capuano

Un posto non ancora famoso come Castel dell’Ovo o come il Maschio Angioino è sicuramente Castel Capuano, il più antico castello della città e secolare sede del tribunale, posto proprio alla fine del Decumano Maggiore o appunto Via Tribunali.

Interessantissimi i suoi interni come, ad esempio, il Salone della Corte d'Appello, con affreschi di Antonio Cacciapuoto e aiuti risalenti alla fine del Settecento.

Alcuni dei suoi ambienti interni sono delle vere e proprie opere d’arte, basti pensare alla Sala dei Busti, situata al primo piano, così chiamata perché al suo interno ospita appunto i busti in marmo degli avvocati più famosi del foro di Napoli.

Un luogo dal grande fascino estetico, dove il tardo barocco si fa più austero e monumentale per via della funzione pubblica che svolgeva ma che ancora non è stato del tutto riscoperto in chiave turistica e culturale.

Visitabile gratuitamente dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 9.00 alle 18.30


3 - Prova d’Orchestra di Mimmo Paladino, Giardini del Palazzo Reale di Napoli

Una splendida opera che magari non tutti conoscono è presente nei giardini di Palazzo Reale, ubicati nella centralissima Piazza del Plebiscito. La grande opera si tra vicino alla biblioteca Nazionale di Napoli, poco prima dei portici che permettono di lasciare il complesso museale una volta entrati dall’ingresso principale sulla piazza.

Eccola qui, imponente, la grande scultura in cemento del maestro della transavanguardia, Mimmo Paladino.

L’opera intitolata Prova d’orchestra unisce scultura e architettura e ingloba perfettamente all’interno di essa il tetto dell’attuale sala prove del teatro San Carlo, utilizzando l’estetica del cavallo in cemento, simbolo distintivo del lavoro dell’artista. Essa è un dono al teatro fatto nel 2010, in occasione della prima ristrutturazione interna del teatro, che ha visto inoltre la trasformazione proprio della falegnameria nell’attuale, moderna sala prove per l’orchestra.

Visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 8.30 alle 20.00 

2 - Il misterioso sepolcro di Jacopo della Pila, Chiesa di Santa Maria La Nova

Un misterioso sepolcro del 1499 è conservato nella chiesa di Santa Maria La Nova, in pieno centro antico cittadino, opera dello scultore milanese Jacopo della Pila.

Una tomba dallo stile tardo rinascimentale, non troppo dissimile da quella di Donatello nella chiesa di Sant’Angelo a Nilo, anch’essa con un bassorilievo centrale raffigurante però un drago e sulla cui cima è posta l’immagine scultorea del defunto.

Proprio quest’ultimo al centro di un grande mistero da quando alla fine del 2014 alcuni studiosi italiani, supportati dall’Università di Tallin, portarono avanti l’ipotesi che tale tomba possa ospitare i resti di Vlad III di Valachia , sanguinario principe che ispirò la figura di Dracula, il vampiro aristocratico dall’aria tenebrosa uscito fuori dalla mente di Bram Stoker e vero punto di riferimento per la letteratura di tutti i tempi. 

Visitabile Lun-Ven 09.30 - 15.00 Sab-Dom 09.30 - 14.00

1 - Sala Palizzi, Gallerie dell’Accademia di Belle Arti di Napoli

Non si può parlare di opere d’arte e gioielli nascosti a Napoli senza pensare ai tanti capolavori conservati nella prestigiosa Accademia di Belle Arti di Napoli. All’interno della sua galleria è possibile ammirare opere di artisti che hanno avuto rapporti diretti o indiretti con questa antica accademia aperta nel 1752.

Paesaggisti della scuola di Posillipo come Consalvo e Gabriele Carelli, o ancora artisti della tradizione Napoletana come Domenico Morelli, Francesco Saverio Altamura o Gioacchino Toma fino scultori come Achille d’Orsi e Vincenzo Gemito. In questo contesto si inserisce una piccola collezione gioiello, quella che ospita i lavori dei quattro fratelli Palizzi, Giuseppe, Filippo, Nicola e Francesco Paolo, tutti originari di Vasto, in Abruzzo ma tutti adottati da Napoli.

Oltre ciò in comune hanno tutti il fatto di essere artisti e pittori ma con ognuno che conserva il proprio carattere e la propria individualità nell’espressione pittorica.

La Sala Palizzi è per questo un piccolo scrigno d’arte tutto da scoprire e che regala un colpo d’occhio sulla pittura verista dell’Ottocento in un solo colpo.