Il 2023 di Napoli si apre all'insegna della bellezza e dell'arte. Sono numerose le mostre e gli eventi che caratterizzano il mese di gennaio della città, occasioni per iniziare l'anno come meglio non si potrebbe. 

Nel caso specifico, abbiamo selezionato 6 mostre in particolare, spaziando tra arte contemporanea, fotografia e sculture di ispirazione classica. Insomma, un grosso bagaglio artistico tutto da scoprire e vivere in prima persona. 

6. David Bowie: The Passenger. By Andrew Kent

Partiamo con una mostra di carattere musicale, con un viaggio all'interno della vita pubblica e privata di David Bowie, a sei anni dalla sua scomparsa. Siamo al Palazzo delle Arti di Napoli, nel quartiere di Chiaia, dove la mostra resterà attiva fino al 29 gennaio. Il percorso verrà vissuto attraverso 60 fotografie e memorie del grande fotografo Andrew Kent, grandissimo amico dell'artista. Inoltre, ci saranno anche circa 90 cimeli e affetti privati che creeranno ulteriore legame con l'autore. Particolare accento viene messo sul finire degli anni '70 di Bowie, periodo dell'album Station to station e del tour tra Canada, USA ed Europa. Il contesto storico della Guerra Fredda dona ulteriore fascino ad una mostra già piena di bellezza e curiosità imperdibili. 

5. Degas. Il ritorno a Napoli

La prossima tappa è un viaggio all'interno dell'ammaliante impressionismo francese con la mostra "Degas. Il ritorno a Napoli", dedicata appunto allo storico pittore francese. L'evento avrà inizio il 14 gennaio e si chiuderà il 10 aprile, avendo luogo al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, in pieno centro storico. Si tratta della prima volta che a Edgar Degas venga dedicata una mostra nella città partenopea, dunque l'attesa è davvero tanta. L'accento sarà posto soprattutto sul rapporto tra l'artista e Napoli, viste anche le sue origini, col nonno Hilaire che si stabilì proprio nel capoluogo campano durante moti rivoluzionari parigini. Saranno presentate perlopiù opere rare, poco trasmesse al pubblico. Tuttavia, non mancheranno le "sue" ballerine, tema a lui tanto caro che spesso ha rappresentato; queste ultime saranno esposte sia in scultura, che in splendide e rare acqueforti ed Heliogravure. Insomma, parliamo di una novità assoluta da non perdere per nessuna ragione. 

4. Arte e sensualità nelle case di Pompei

Ci spostiamo un bel po' dal centro di Napoli, dirigendoci precisamente al Parco Archeologico di Pompei, per una mostra con scadenza fissata al 15 gennaio, dunque c'è da affrettarsi.  Parliamo di "Arte e sensualità nelle case di Pompei", dove viene illustrata la grande importanza della sensualità nelle domus e nella vita dei pompeiani dell'età romana. Qui troviamo 70 opere esposte, alcune anche scoperte solo recentemente. Due esempi sono i due medaglioni in bronzo con scene erotiche del carro cerimoniale da Civita Giuliana e il raffinato soffitto del cubiculum (stanza da letto) rinvenuto in crollo sul pavimento della Casa di Leda ed il cigno. Il tutto, naturalmente con l'opportunità di godersi tutta la bellezza incantevole del sito artistico. 

3. Gian Paolo Barbieri. Fuori dal tempo

Ritorniamo a dare spazio alla fotografia con la mostra "Fuori dal tempo", ovvero fotografie di Gian Paolo Barbieri, uno dei maggiori esponenti della materia lungo il XX secolo. Ritorniamo tra i quartieri napoletani, piuttosto vicini all'evento dedicato a David Bowie citato poco fa. Siamo a Via Gaetano Filangieri, alla galleria Al Blu di Prussia. Qui troviamo esposti fino al prossimo 28 gennaio 18 grandi immagini in bianco e nero selezionate tra quelle tratte dalla Trilogia del mare “Madagascar, Tahiti Tattoos, Equator” e da “Dark Memories”. Inoltre, sono state aggiunte 24 polaroid quasi tutte inedite per lo più scattate alle Seychelles tra il 1986 e il 2006. Uno spettacolo assoluto per tutti gli amanti della fotografia e, chissà, magari anche per chi non è amante di quest'arte. 

2. Sacri spiriti. I Songye nella Cappella Palatina

Cambiamo totalmente ramo artistico, dirottandoci verso la scultura, dove fino al 15 gennaio al Maschio Angioino c'è una curiosa e interessante mostra da non perdere. Siamo precisamente nella Cappella Palatina, teatro dell'evento “Sacri spiriti. I Songye nella Cappella Palatina”. Si tratta della presentazione della scultura tradizionale dei Songye, vale a dire un gruppo etnico africano insediato in un ampio territorio della Repubblica Democratica del Congo. Si tratta di una mostra inedita in Italia, visto che l'arte Songye non è mai stata portata nel Belpaese. I soggetti raffigurati sono prevalentemente oggetti magico-protettivi realizzati grazie alla coesione tra scultori, fabbri e specialisti di rituali che li hanno attivati mediante canti, preghiere e l’aggiunta di elementi animali e naturali. Insomma, una mostra totalmente nuova tutta da scoprire. 

1. L'altra metà dell'arte - Marisa Albanese / L'attualità del classico

Chiusura dedicata ancora alla scultura, stavolta cambiando totalmente contesto e stile, tuffandoci verso lo stile classico. Siamo alla Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Napoli in via Santa Maria di Costantinopoli, dove nello Spazio Lea Vergine troveremo due mostre all’anno per tre anni, che saranno dedicate a figure abbraccianti i temi del classico, della natura e del corpo. Il primo appuntamento è dedicato a Marisa Albanese, artista sempre stata attenta agli enigmi del linguaggio e dell’immagine, con le riflessioni sul corpo e il significato dell’opera d’arte. Le opere della mostra "Attualità del classico" sono una sorta di alfabeto, un glossario per ricodificare l’esistenza umana, col fine di regolarizzare il pensiero e la forza emotiva. Insomma, un viaggio complesso all'interno dell'universo artistico dell'artista da compiere rigorosamente entro il 27 gennaio, ultimo giorno della mostra.