Il Miglio d'Oro e la Reggia di Portici

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Miglio d’oro è questo il nome dato al tratto di strada SS18 Tirrena Inferiore anche conosciuta come Strada Regia delle Calabrie. E’ la seconda metà del settecento quando si attribuisce questo nome ad un tratto di strada pari ad un miglio, secondo il sistema di unità di misura in uso nella prima metà del Settecento, in provincia di Napoli tra Ercolano e Torre del Greco. Mitezza del clima, area salubre, affascinante paesaggio che dalle campagne con profumati giardini di agrumi dirada verso il mare, maestoso panorama che abbraccia il golfo di Napoli e le tre isole campane è lo scenario che fa innamorare re Carlo di Borbone che decide, nel 1738, di farsi costruire una Reggia per le vacanze estive a Portici. Nello stesso anno inoltre dà il via agli scavi di Ercolanum. Il prestigio della presenza della dimora reale unito alle bellezze del luogo fa sì che la nobiltà dell’epoca decida di trasferirsi e farsi costruire ville per la villeggiatura. Furono chiamati i migliori architetti dell’epoca con il compito di erigere ville con ingresso dalla strada del Miglio d’oro e che avessero giardini spettacolari, spesso diradanti verso il mare. Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga, Domenico Antonio Vaccaro, Ferdinando San Felice realizzarono bellissime ville in stile barocco con giardini rococò e neoclassici.   

Ville Vesuviane

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reggia di portici

Nel tempo la dizione Miglio d’oro si è estesa a comprendere la strada da Portici a Torre Annunziata. Lungo tutta l’arteria si ritrovano, infatti, bellissime ville che dal 1971 sono tutelate dall’Ente Ville Vesuviane. Il Parlamento, infatti ritenne opportuno istituire un ente a garanzia di tali immobili maestosi, ma che con il tempo hanno talvolta perso il loro splendore. Oggi sono 122 le ville censite e in quasi tutte si ritrova incisa in qualche parte l’immagine di San Gennaro che aveva l’arduo compito di proteggere gli abitanti delle ville dal Vesuvio. La Fondazione Ente ville vesuviane ha deciso di consentire la visita on line di Villa Campolieto e Villa delle Ginestre. In quest’epoca di pandemia sarà quindi possibile ripercorrere con una visita guidata la storia, l’arte e l’architettura di questo patrimonio d’oro cha ha caratterizzato dalla Corte dei Borboni in poi la storia del Mezzogiorno. Villa delle Ginestre a Torre del Greco è anche stata per un periodo dimora del poeta Giacomo Leopardi che proprio in questo luogo scrisse la poesia “La Ginestra”. 

Un piacevole break dopo la visita

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Durante un tour per visitare le ville vesuviane, lungo il Miglio d’oro, a Torre del Greco, a pochi passi dalla storica Villa Campolieto, si trova Casa Kbirr, la casa della birra artigianale fatta a Napoli e dedicata a Napoli.

Si tratta di un ristorante e luogo di incontro per gli amanti della birra.
Aperta solo a cena, Casa Kbirr è un locale informale dove sarà possibile degustare alcune specialità partenopee accompagnate dalla birra della casa: dal ragù alla polpetta fritta, dalla candela spezzata al sugo di genovese fino al soffritto.