Nel cuore di Napoli si fa spazio un museo dall'incredibile fascino e dalla grande potenza attrattiva vista la sua unicità. Si tratta del Museo Divino, davvero particolare nel suo genere, situato tra le vie folcloristiche di Spaccanapoli. Al suo interno si mescolano arte, letteratura e misticismo in uno spazio ridotto dove però poter vivere immensi viaggi con la mente e l'immaginazione.
Ti segnaliamo che la visita al Museo Divino è compresa all'interno del Naples Pass, un'occasione imperdibile da sfruttare.
La collezione SAME: i segreti dell'artista Antonio Maria Esposito

La fonte di spettacolo e fascino del Museo risiede nella "Collezione SAME", ovvero l'agglomerato di capolavori di ridotte dimensioni, il che rende il tutto ancor più magico, realizzato da Antonio Maria Esposito. Parliamo di un uomo vissuto lungo il Novecento e morto nel 2007, il quale attraversò una vita intensa, densa di preghiera e spiritualità. Era già in seminario quando dovette affrontare in prima linea le precarie condizioni di salute della madre, la quale morì nel 1941. E' di quest'anno la prima opera, ovvero un presepio realizzato nello scatolino delle medicine della mamma. Il trauma della perdita sarà uno step di notevole importanza per il prosieguo del percorso artistico ed ecclesiastico di Antonio Maria Esposito.
Da qui in poi, Antonio Maria Esposito va incontro ad una profonda crisi che lo porta poi a continuare sempre più con la rappresentazione delle sue piccole opere. Diventerà un'attività che va quasi a braccetto con la carriera ecclesiastica, un connubio inscindibile. Per lui creare e modellare questi capolavori ha un significato che va oltre l'immediato, il superficiale. Difatti, si abbraccia il trascendentale, è un percorso di meditazione che serve a lui per oltrepassare la realtà. All'inizio non c'è affatto l'idea di mostrare le opere, se non a pochi eletti. Una delle prime donazioni fu fatta invece a Papa Wojtyla, il che rende ancor più nobile ed elevata la sua volontà. Inoltre, tra le varie creazioni di natura dantesca, ce ne sono alcune che fanno il proprio debutto al pubblico proprio a margine della Collezione SAME al Museo Divino.
Come sono realizzate le opere della Collezione e cosa rappresentano

Nella sezione dantesca, prevalgono le scene dell'Inferno, di poco superiori al Purgatorio; c'è solo una rappresentazione del Paradiso. Tra le tante, colpisce quella degli Ignavi, figure presenti nel III canto dell'Inferno che non hanno mai preso posizione in vita, rei di non essersi mai schierati, né col bene, né col male. Dicevamo, colpisce l'espressione di Dante, visto che si coglie appieno la sua sorpresa nell'incontro con gli Ignavi.
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