A Napoli il più grande centro storico d'Europa

Il centro storico di Napoli è il più grande d’Europa. Racchiude al suo interno tesori, bellezze artistiche, architettoniche e storiche che variano dall’epoca greca, all’epoca romana. Fino ad arrivare al periodo spagnolo del regno dei Borbone. Storie e tradizioni che risalgono al VII secolo a.C. La bellezza e la grandezza del centro storico di Napoli gli sono valsi il riconoscimento a patrimonio mondiale dell'Unesco nel 1995. L'aria che viene considerata patrimonio dell'UNESCO si estende per 1021 ettari e contiene una serie di: Avvocata, Stella, Montecalvario, Porto, Pendino, Mercato, Chiaia, San Giuseppe, San Lorenzo, San Carlo all’Arena, Vicaria e San Ferdinando. Però a questo ci chiediamo, ma cos'è un patrimonio mondiale dell'Unesco? 

L'importanza dei siti Unesco: patrimonio mondiale dell’umanità

Vengono denominati siti patrimoniali dell'umanità tutti quei particolari siti che meritano di essere tutelati dalla convenzione sul patrimonio mondiale. La convenzione sui patrimoni mondiali dell'umanità ha stilato una lista, che nella sua eccezione inglese è World Heritage List, all'interno della quale vengono compresi tutti i particolari siti che meritano una speciale tutela. La convenzione sul patrimonio mondiale allo scopo di identificare tutti quei particolari siti del mondo che sono caratterizzati da una particolare eccezionalità da un punto di vista naturale o culturale e che di conseguenza merita una specifica tutela è uno specifico riconoscimento. La conferenza generale dell'Unesco, organo che ha adottato la convenzione sul patrimonio mondiale, ha stilato una lista di criteri da seguire per l'inclusione dei siti all’interno della convenzione, affinché questi possano essere riconosciuti come siti patrimonio mondiale dell’umanità. Secondo l’ultimo aggiornamento effettuato nel 2019, attualmente esistono 1121 siti UNESCO facenti parte del patrimonio dell’umanità. L’Italia e la Cina sono le uniche due nazioni al mondo ad avere più siti inclusi all’interno della lista dei patrimoni mondiali: entrambe con 55. I criteri di selezione dei siti UNESCO sono due: criteri naturali e criteri culturali. Possono pertanto rientrare nella lista dei siti patrimonio UNESCO sia interi centri storici come quello di Napoli, sia dei singoli monumenti, oppure delle opere architettoniche o artistiche come ad esempio dei dipinti o delle sculture. Il centro storico di Napoli è entrato a far parte ufficialmente dei siti patrimonio mondiale dell’umanità nel 1995 grazie alle sue uniche caratteristiche. Infatti possiamo ritrovare delle antiche chiese, basiliche, scavi archeologici, sedi universitarie sparpagliate per tutto il centro, antiche botteghe, vicoli e vicoletti stretti risalenti all’epoca greca. Il centro storico di Napoli è un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. Un luogo in cui si può respirare un’aria magica. Un luogo che merita di essere visto almeno una volta nella vita da chiunque decida di fare tappa nella città partenopea.

Il centro storico di Napoli e i decumani

Il centro storico di Napoli è molto articolato ma molto semplice da percorrere perché ricorda il classico stile a scacchiera. Napoli infatti è suddivisa in tre Decumani: il Decumano Superiore che vada Via Sapienza a Via Anticaglia; il Decumano Maggiore che va da Piazza Miraglia a Via dei Tribunali; il Decumano Inferiore che va da Piazza del Gesù a Via San Biagio dei librai. Tre vie che suddividono in orizzontale la città da ovest ad est che si incontrano con i cardini che vanno da nord a sud. Tra i luoghi più rilevanti della città, sia per tradizione che per attrattiva turistica, ritroviamo sicuramente Via Duomo, luogo in cui è situato il duomo di Napoli, Via San Gregorio Armeno, la ormai più nota via dei pastori, visitata ogni anno da migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo, Via Costantinopoli, Piazza Bellini, Piazza Dante, Piazza del Gesù, Piazza San Domenico Maggiore. I decumani sono delle vere e proprie arterie della città di Napoli, sebbene il vocabolo decumani sia un termine di origine romana, l’assetto urbano della città risale ad una disposizione stradale tipicamente greca. Il decumano superiore è quello collocato più in alto e negli anni è forse quello che è stato esposto maggiormente agli stravolgimenti che sono stati dettati dal tempo. Il Decumano Maggiore, che coincide con l'attuale Via dei Tribunali, è forse la strada più frequentata dell’intero centro storico napoletano. La strada è molto più larga rispetto a quella degli altri due e infatti in antichità questa era la via del commercio, uno dei punti di ritrovo principali per i cittadini partenopei. Il Decumano Inferiore è invece la strada più conosciuta dell'intera città a livello mondiale, perché? Perché è comunemente conosciuto anche come Spaccanapoli. Se vista dalla collina di San Martino Spaccanapoli divide a metà la città partenopea con una precisione chirurgica, tagliando Napoli da nord a sud. Tutti e tre i decumani fanno oggi parte ovviamente del patrimonio dell'umanità dichiarato dall'unesco. A tal proposito nel 2017 la BBC americana definì la città di Napoli come la città con troppa storia da gestire. Sì, perché una delle particolarità della città di Napoli e in particolare del suo centro storico è la conservazione quasi totale dell’antico tracciato dell’epoca greca. 

I Monumenti di Napoli

L’UNESCO ha riconosciuto il centro storico di Napoli come patrimonio mondiale dell’umanità. Questo grazie anche alla vasta quantità di monumenti presenti nel centro napoletano. Napoli infatti è una delle città con la maggior densità di risorse culturali, artistiche e monumentali al mondo. Basti pensare al Palazzo Reale sito in Piazza del Plebiscito e alla Reggia di Capodimonte, residenze reali risalenti al periodo borbonico. Basti pensare a quelli che sono i tre castelli presenti nella città napoletana e che spesso gli stessi napoletani dimenticano di avere. Il Castel dell'Ovo situato lungo via Caracciolo. Il Maschio Angioino o Castel Nuovo, situato nei pressi del municipio napoletano e risalente al periodo medievale e rinascimentale. Antica residenza voluta da Carlo d’Angiò l nel 1200. Tra i comandanti storici troviamo anche Carlo II di Napoli, Alfonso V d'Aragona, Carlo III di Spagna, Ferdinando l delle due Sicilie. Per terminare, il castello che si erge alto sulla collina di San Martino, quartiere del Vomero: ovvero Castel Sant'Elmo. Posizionato in un luogo strategico per osservare gli attacchi provenienti dal mare da eventuali invasori. Il castello sorge dove oggi è presente anche la Certosa di San Martino, uno dei complessi monumentali religiosi più belli e riusciti dell’intera città di Napoli, tanto da avere addirittura il riconoscimento di monumento nazionale, infatti al suo interno ospita il museo nazionale di San Martino. Tra monumenti di Napoli che meritano di essere visitati almeno una volta nella vita troviamo anche la chiesa dei Girolamini, il bellissimo tondo di Capodimonte, con la sua scalinata che giunge fino all’inizio di Santa Teresa degli scalzi. Il Real albergo dei poveri e Piazza della Vittoria.