Napoli è la meta ideale per trascorrere le vacanze di Pasqua. Scegliere di vivere qui i giorni che vanno dal giovedì santo al lunedì di Pasquetta è una decisione perfetta grazie alla scelta così ampia che la città offre: arte, tradizione, cibo a volontà, mare e tanto altro ancora. 

La Settimana Santa è intoccabile per i napoletani. Ci sono diverse tradizioni viscerali, assolutamente immancabili, che vanno lungo tutti i cinque giorni. Proviamo a raccontarle e presentarle per capire cosa fare a Pasqua come un vero napoletano. 

5. Il Giovedì Santo: la zuppa di cozze e le "7 chiese"

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Partiamo con il giovedì santo e, come in tutti gli altri giorni, religione e cibo si intrecciano fortemente. La tradizione vuole che non si mangi carne, visto che questa giornata simbolizza l'ultima cena di Gesù. La consuetudine porta alla zuppa di cozze, un must di questo giorno a Napoli. Le prime apparizioni di questo piatto risalgono ai tempi di Re Ferdinando I di Borbone, siamo dunque nel XVIII secolo; allora era preparato con cozze, olio di peperoncini e salsa di pomodori. La ricetta ha subito varie trasformazioni nel tempo ma senza intaccarne la bontà. 

Uscendo per un attimo dal tema cibo, l'altra tradizione è quella del "giro delle 7 chiese", numero simboleggiante la perfezione in passato. La tradizione vuole un itinerario preciso: iniziare da piazza Dante, dirigersi verso via Toledo per poi terminare il giro a piazza del Plebiscito. Le 7 chiese sono: San Nicola alla Carità, Spirito Santo, San Liborio alla Pignasecca, Santa Brigida, Madonna delle Grazie, San Ferdinando di Palazzo e San Francesco di Paola. Oggi non c'è alcun vincolo, ognuno sceglie l'ordine che preferisce. 

4. Il Venerdì Santo: la via Crucis e le processioni

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Il Venerdì Santo è il giorno della via Crucis, ovvero della crocifissione di Gesù Cristo. Pertanto, in tutta la città e in provincia si registrano diverse storiche processioni. Le più caratteristiche sono quelle che si verificano nella penisola sorrentina, dove troviamo la Processione Bianca e la Processione Nera di Sorrento. La prima si svolge durante la sera del Giovedì Santo, mentre la seconda la notte del Venerdì Santo. 

Il venerdì santo è il giorno delle processioni ma anche un altro giorno in cui non si mangia carne. Se da un lato inizia la preparazione dei mega-pranzi del weekend, con casatielli, pastiere e tanto altro in forno, da un altro c'è comunque da cucinare anche per oggi. La tradizione a Napoli vuole che a tavola ci sia il baccalà. Non importa come, che sia fritto, in umido o al pomodoro, l'importante è che ci sia!

3. Il Sabato Santo: le passeggiate e il "casatiello"

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Il Sabato Santo è dedicato alle passeggiate, alle scoperte delle vie della città in attesa della Pasqua. L'ideale è addentrarsi nei vicoli del centro storico, nel cuore del folclore e del calore della gente. Potrebbe essere l'occasione per visitare il Cristo Velato, vero capolavoro artistico e vanto della città, custodito nel Museo Cappella Sansevero

Il sabato santo è anche il giorno dell'apertura dei casatielli, probabilmente la prelibatezza principale della Pasqua napoletana! Si tratta di una torta salata che ha come impasto il pane ed è farcito con salumi, pepe, pecorino e strutto. Un'autentica bomba tutta da gustare. Ma non solo, oltre ai casatielli c'è spazio per le pastiere, per le uova sode e la "fellata" (antipasto composto da salumi, formaggi e fave). Il consiglio è perdersi tra i vicoli e fiondarsi in una storica trattoria per gustare tutta questa bontà. 

2. Domenica di Pasqua: la Messa e i pranzi fastosi

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La domenica di Pasqua è il giorno della Resurrezione di Cristo, dunque è usanza dirigersi in chiesa per assistere alla messa. Il consiglio che diamo è quello di approfittare per visitare la Chiesa del Gesù nell'omonima piazza, ubicata nel cuore di Napoli. Parliamo di un luogo storico che ogni anno accoglie milioni di turisti, fedeli e curiosi. 

Non ci dimentichiamo dell'aspetto che a Napoli è al limite tra il sacro e il profano: il cibo! A Pasqua qui si continua con quanto iniziato il sabato, dunque con casatiello, pastiera e fellata, a cui si aggiungono ricchi primi piatti e il secondo costituito dall'agnello con i piselli. Questo ricco menù va assolutamente provato, dunque dalla Chiesa del Gesù le opzioni sono due: o si sceglie una comoda trattoria in zona, o in alternativa se c'è bel tempo si prosegue verso il lungomare e si pranza con vista mare. 

1. Lunedì di Pasquetta: pic-nic all'aperto tra parchi, spiagge e musei

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Finite le mangiate del weekend, il lunedì di Pasquetta è il giorno delle gite fuori porta. Ogni napoletano che si rispetti attende con ansia questo giorno per organizzare pic-nic e pranzi all'aperto. Si raccolgono le rimanenze del weekend, zaini in spalle e si esce. Le opzioni sono le più variegate, tutto dipende dalle condizioni meteorologiche, le quali spesso di divertono a fare i capricci in questo giorno dell'anno. Se il sole è alto e splende, le idee più gettonate sono i parchi, o per i più nostalgici dell'estate, le spiagge. In caso contrario, i musei sono un luogo comodo in cui ripararsi. 

Una delle mete più gettonate è il Parco Virgiliano, uno dei più grandi polmoni verdi di Napoli, ubicato nel quartiere di Posillipo. Altre comode alternative sono la Villa Floridiana e il Bosco di Capodimonte. Se invece la giornata è di quelle calde e soleggiate, il consiglio è quello di spostarsi verso le spiagge di Baia e Miseno, così da assaggiare un po' d'estate fuori stagione. Chiaramente la sfortuna è sempre dietro l'angolo, dunque in caso di pioggia vi proponiamo una gita nei numerosi musei della città. Fiore all'occhiello il MANN in zona Duomo, ma non mancano certo le alternative nel mare d'arte di bellezza della città. 

I mercatini e le fiere di Pasqua 2024

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Quest'anno Pasqua cade nel weekend di domenica 31 marzo. Per l'occasione, al centro storico saranno adibiti numerosi stand in 14 differenti piazze. Le principali vie protagoniste sono piazza Dante, piazza del Gesù, piazza Mercato e il cortile di Santa Chiara. Parliamo di autentici mercatini dov'è possibile trovare prodotti tipici locali, uova pasquali e tanto altro. Autentici protagonisti saranno casatielli, pastiere e tortani, ovvero i soliti "mattatori" delle festività pasquali di ogni napoletano. 

Non sarà di breve durata il periodo in cui vedremo addobbati questi mercatini per le vie di Napoli. L'inizio è fissato per martedì 26 marzo, dunque nel corso della Settimana Santa, per poi terminare il lunedì 6 maggio. Poco più di un mese di stand imperdibili, dove oltre al cibo saranno esposti anche i prodotti dell'artigianato. Alcuni esempi possono essere i celebri corni rossi, gioielli, quadri, stampe, cappelli e tanti altri oggetti legati alla città di Napoli.