Napoli ha un patrimonio culturale e artistico unico nel suo genere, miscela arte, cibo grandioso e bellezza naturalistica come poche altre città potrebbero. Di conseguenza, attrae turisti da tutto il mondo e in ogni periodo dell'anno. Si va oltre le stagioni e le temperature, del resto qui c'è sempre il sole che si riflette sul mare.

Milioni di visitatori accorrono con trepidazione per vedere le maggiori attrazioni della città: dal Vesuvio agli scavi di Pompei, dai vicoli di Spaccanapoli al Museo Archeologico Nazionale. Tuttavia, Napoli è anche tanto altro, è anche quei luoghi che definiremmo "segreti", meno mainstream e conosciuti. Scopriamo dunque insieme 10 posti segreti da vedere a Napoli.

I posti segreti da vedere a Napoli

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Napoli è unica soprattutto per la vastità di scelte e opzioni che offre ai suoi visitatori, sempre numerosi e sempre curiosi di viverla e scoprirla. Proviamo quindi ad andare oltre le solite mete, i soliti posti da vedere in città, individuando 10 posti "segreti" e fuori dai soliti itinerari del turismo di massa. 

Si va spazi verdi a luoghi di culto e di arte, luoghi lontani dalla conoscenza del turista medio che dunque va aiutato per andare oltre il consueto. Un esempio è il Parco del Pausilypon, autentica hidden gem made in Posillipo che specie con l’area sommersa della Gaiola è tutta da scoprire e lasciarsi affascinare dai suoi misteri. Altri spazi aperti da visitare e aggiungere alla lista sono il Parco Vergiliano e la Passeggiata di San Vincenzo a Pozzuoli, poi vi diremo i molteplici motivi della scelta.

Non solo, abbiamo anche il Belvedere di Pizzofalcone, che tanto clamore sta riscuotendo nell'ultimo periodo, e la Spiaggia di Acquamorta, romantica spiaggetta sul Monte di Procida che porta con sé una leggenda tutta da ascoltare ed innamorarsene. Insomma, non resta che tuffarci alla scoperta di questi luoghi segreti per non renderli più tali.

10. Parco Vergiliano

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Primo posto segreto da scoprire a Napoli è un quasi omonimo di quello che è forse il parco più conosciuto e famoso della città. Parliamo del Parco Vergiliano, diverso dal Virgiliano per la prima vocale nel nome e anche per tanto altro ancora! Da dire che entrambi i parchi sono dedicati al celebre poeta latino Virgilio, da qui lo stesso nome o quasi.

Il Parco Vergiliano si trova a Piedrigrotta, nel quartiere di Chiaia, ed è lo spazio verde che ospita la tomba di Virgilio e soprattutto di Giacomo Leopardi. Ci troviamo totalmente immersi nel verde e nella natura, sebbene restiamo davvero a due passi dalla mondanità e dal caos cittadino. In fin dei conti, ci troviamo quasi di fronte la linea metropolitana di Mergellina, per rendere l'idea.

Spesso sconosciuto ai più, quasi dimenticato, il Vergiliano è l'occasione ideale per distaccarsi dal mondo per qualche ora e godersi un'atmosfera quasi onirica, in contatto con la storia, la letteratura e la natura. Il tutto, approfittando di panorami unici sul Golfo di Napoli. Insomma, non resta che scoprirlo. 

9. Passeggiata di San Vincenzo

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Ci spostiamo verso Pozzuoli, precisamente sul lungomare Sandro Pertini, uno dei luoghi simbolo delle passeggiate napoletane. Tra bar, ristoranti, campi da basket e la nuova ruota panoramica, il tutto con vista mare, questo luogo non può che essere sempre affollato e ricco di gente.

Tuttavia, andiamo oltre e spostiamoci alla fine del lungomare stesso per carpire il nostro luogo "segreto". Trattasi della Passeggiata di San Vincenzo, una diramazione che prosegue su un sentiero nel verde costeggiando la scogliera. Qui è possibile ammirare paesaggi e tramonti unici, magari accomodandosi sugli scogli così da respirare al meglio l'aria di mare. 

Di recente, hanno persino aggiunto delle bellissime fontane che donano ulteriore lustro a questo scorcio di lungomare, caratteristica che sicuramente col tempo renderanno popolare anche questo sentiero. Non resta che muoversi e viverla quanto prima!

8. Parco Archeologico del Pausilypon

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Sulla collina di Posillipo si trova un tesoro inestimabile, forse in questo caso segreto perché è proprio sommerso, più nascosto: il Parco Archeologico del Pausilypon. Un'oasi di storia, archeologia e natura che offre un'immersione affascinante nel passato, condita da panorami mozzafiato sul golfo di Napoli. 

Il parco ospita i resti della Villa di Vedio Pollione, un ricco cavaliere romano del I secolo a.C. Tra i ruderi emergono suggestive vestigia di un teatro, un odeon, terme e ninfei. Atmosfera che quasi teletrasporta i visitatori nella quotidianità dell’antica Roma. Qui troviamo anche la Grotta di Seiano, un imponente traforo romano di circa 700 metri che collega la zona di Bagnoli con il vallone della Gaiola. Un'opera ingegneristica stupefacente che testimonia l'abilità costruttiva dei Romani.

Nel Parco del Pausilypon si trova anche l’Area Marina Protetta Gaiola, un’oasi marina incontaminata ricca di flora e fauna marina. Direttamente dal parco è possibile godere di panorami magnifici, potendo ammirare il golfo di Napoli, Capri, Ischia e la costa sorrentina. Un’esperienza nel segno della bellezza e della scoperta che è solo da vivere. 

7. Spiaggia di Acquamorta

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Ci spostiamo nuovamente verso la zona dei Campi Flegrei per raccontare ed esaltare una spiaggia deliziosa capace di offrire panorami da mozzare il fiato. Parliamo della Spiaggia di Acquamorta, una spiaggetta situata presso il Monte di Procida che affaccia proprio sull’isola di Procida col suo porticciolo. 

La Spiaggia di Acquamorta è un luogo estremamente suggestivo e romantico che dunque può essere la meta ideale degli innamorati in cerca di nuovi tramonti (e non solo) da ammirare. L’origine del nome della spiaggia deriva dalla “Leggenda di Acquamorta”, una storia d’amore e passione dal risvolto però tragico e misterioso. Si narra la storia di Acqua, giovane e bella ragazza, che andava insieme al padre Cosimo sulla spiaggetta quando ancora non c’era il monte. Un giorno, Acqua si tuffò più al largo rischiando di annegare, ma venne salvata da un giovane pescatore procidano di nome Giosué, di cui si innamora.

Da allora, i due iniziarono a vedersi dalla spiaggia salutandosi sempre con grande amore. Un giorno, Acqua non vede il suo Giosué e le giunge la notizie di alcuni pescatori di Procida annegati in mare dopo una tempesta. La ragazza parte dunque in mare alla sua ricerca senza però fare più ritorno. Da lì il nome di Spiaggia di Acquamorta.

6. Il Belvedere di Pizzofalcone sul Monte Echia

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Chiudiamo con un luogo che sta diventando man mano più “famoso” nelle ultime settimane, salito alla ribalta dopo i lavori di ammodernamento e l’inaugurazione dell’ascensore lì sul posto. Stiamo parlando del Belvedere di Pizzofalcone, uno dei belvederi più belli di Napoli situato sulla cima del Monte Echia nel quartiere di Santa Lucia. 

Dal Belvedere di Pizzofalcone è possibile ammirare come forse da poche altre alture il golfo di Napoli in tutta la sua bellezza. Approdare fin qui, approfittando della nuova ascensore, è d’obbligo se si vuole visitare e godersi appieno Napoli. 

Il Monte Echia ha una storia plurisecolare ricca di fascino e racconti. Su tutti, si narra che qui su questo promontorio sorse Partenope (poi Neapolis) alla fine dell’VIII sec. a. C., sebbene ci siano resti precedenti anche di qualche secolo. Qui sono presenti numerosi resti dell’Età Imperiale, visto che il monte ospitò i celebri giardini luculliani, su tutti la celebre Villa di Licilio Lucullo. Se ciò non basta, ricordiamo il motivo principale per cui si viene qui: il panorama meraviglioso.

5. Il Parco Re Ladislao

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Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di posti segreti da vedere a Napoli con un giardino storico che è tornato fruibile e alla portata di tutti solo diversi mesi. Parliamo del Parco Re Ladislao, uno spazio verde ubicato alle spalle della chiesa di San Giovanni a Carbonara in pieno centro. Forte dei suoi 4500 metri quadri proprio nel cuore della città, il parco è un luogo tutto da preservare e custodire. 

Il Parco Re Ladislao è un giardino medievale recintato da alte mura, stile tipico dei monasteri e dei conventi. Ai tempi della sua costruzione, aveva sia fini estetico-contemplativi sia fini pratici. Difatti, fu creato ad uso e consumo dei frati dell’antico monastero che vi coltivavano essenzialmente piante e alberi per scopi alimentari e medicinali. Era quasi naturale sfruttare la struttura pianeggiante del terreno, caratteristica che permetteva ampia disponibilità d'acqua e gran fertilità della superficie. 

Riaperto al pubblico da fine 2023, il parco ha due ingressi, uno a via cardinale Seripando e un altro Vicolo Primo Pontenuovo, che resteranno aperti tutti i giorni dalle 7:00 alle 18:00. Qui è possibile respirare aria pulita e distaccarsi dal caos cittadino sfruttando soprattutto l'ampia biodiversità mediterranea presente. Non si contano gli arbusti, le specie erbacee e le diverse piante rampicanti presenti nel giardino. Diverse sono anche le tipologie di palme e aiuole.

4. Vigna di San Martino

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A due passi dalla Certosa di San Martino, e dunque attaccati all’imperdibile omonimo belvedere tanto amato dai napoletani e non, si trova un posto segreto che non tutti conoscono, appunto. Si tratta della Vigna di San Martino, un’area monumentale adibita ad agriturismo che si estende per ben sette ettari e mezzo.

Questo immenso polmone verde copre una zona che è a metà tra il Corso Vittorio Emanuele e i giardini di San Martino. La vigna nel 1967 fu vincolata come “Bene di interesse paesaggistico”, per poi essere acquistata vent’anni dopo da Giuseppe Morra ed è gestita attualmente dall’associazione “Piedi per la terra”. Si tratta di un’organizzazione che da circa un ventennio si occupa di ricerca educativa nell’ambito dell’Educazione Ecologica. 

Tra le attività della Vigna di San Martino c’è dunque tanta attenzione per i bambini con numerosi campus, ma anche e soprattutto tanta produzione di vino. Ogni anno ne vengono prodotti circa 4.000 litri, quantitativo che non viene commercializzato, bensì viene consumato da visitatori, produttori e soci. Per accedere alla Vigna basta contattare l’associazione Piedi per la Terra.  

3. L'Ospedale delle bambole

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A via San Biagio dei Librai, nell’iconica Spaccanapoli, si trova un museo atipico, che va oltre i canoni “artistici” che ci aspetteremmo dalla parola “museo”. Stiamo parlando dell’Ospedale delle bambole, un luogo culto e storico a Napoli, con tradizione artigianale che va avanti dal 1800, quando a ideare il progetto fu lo scenografo e artigiano Luigi Grassi. 

Ci troviamo precisamente nel cortile di Palazzo Marigliano, qui vengono raccolti giocattoli e bambole d’epoca. Inoltre, è presente oltre al museo anche un laboratorio che provvede al restauro di quanto viene collezionato. Le bambole vengono proprio curate come fossero oggetti animati, come fosse un vero e proprio ospedale. Le principali riparazioni riguardano bambole di porcellana, plastica, legno e cartapesta.

La visita al museo è strutturata come fosse un autentico ospedale. Difatti, troviamo diverse corsie: il Bambolatorio, che è il reparto dove si ricevono le donazioni dei visitatori; la Sartoria, il Trucco e la Parruccheria, ovvero i reparti dove si abbelliscono le bambole; l’Oculistica è quello dove si effettuano riparazioni. Altri reparti curiosi sono il Pronto Soccorso e la il Reparto Restauro Sacro. Insomma, un’avventura fuori dall’ordinario tutta da vivere. Solo a Napoli, ovviamente. 

2. Chiesa di San Giovanni a Carbonara

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A circa 1 km a piedi dall'Ospedale delle Bambole, dunque sempre in pieno centro di Napoli, troviamo un altro posto segreto che non merita di essere tale perché tutto da scoprire. Stiamo parlando della Chiesa di San Giovanni a Carbonara, chiesa di natura gotico-rinascimentale che rappresenta uno dei più importanti monumenti storici della città partenopea. 

La chiesa ha origini nel XIV secolo, fu eretta tra il 1339 e il 1343 grazie alle donazioni del nobile Gualtiero Galeota, fu donata poi ai Padri Agostiniani, segnando così l’inizio del monastero e della chiesa. Ha subito diverse influenze nei secoli, dagli Angioini e soprattutto dal casato dei Caracciolo, il che ha portato a tanti cambiamenti nel tempo. La struttura comprende anche la chiesa di Santa Monica e la chiesa della Consolazione a Carbonara.

Questa chiesa è un'autentica chicca, una hidden gem dell'arte e del sacro napoletano tutta da scoprire. La principale perla qui presente è la Cappella Caracciolo del Sole, una delle tre cappella che troviamo nella chiesa. E' un vero capolavoro pittorico, famoso per il suo ciclo di affreschi realizzato da numerosi artisti importanti, tutti raffiguranti scene della vita di Cristo e della Vergine Maria.

Ricordiamo come per diverse tra queste attrazioni e per molte altre ancora è possibile accedere agli sconti e ai vantaggi del Naples Pass. La ressa per accedere alle tante meraviglie di Napoli è di quelle importanti, vale lo stesso anche per questi 10 posti segreti che vi abbiamo elencato. Non resta che portarsi avanti e prevenire: col Naples Pass è possibile. 

1. Museo Anatomico dell'Università di Napoli

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L’ultima tappa del nostro viaggio attraverso 10 posti segreti da vedere a Napoli si chiude all’insegna della cultura e della scienza. Difatti, abbiamo scelto il Museo Anatomico dell’Università di Napoli come meta conclusiva. Ci troviamo in via Luciano Armani, a pochi minuti dalla stazione della metro di Piazza Cavour/Museo (L2/L1).

Il Museo Anatomico è aperto dal 1500 ed è uno dei più antichi nonché interessanti istituzioni del suo genere. Le raccolte museali del museo derivano sia dalle antiche collezioni degli ospedali storici napoletani sia da quelle dei gabinetti dei naturalisti di ‘500 e ‘600. Qui è possibile trovare davvero di tutto: organi interni in barattolo, sezioni umane e animali ma soprattutto feti deformi, teste con un occhio solo e tante altre cose catalogate come “mostruosità”.

L’ingresso al museo è totalmente gratuito, basta prenotare sul sito ufficiale. Questi sono i giorni e gli orari: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 10:00 alle 14:00, mentre il mercoledì dalle 10:00 alle 16:00.